Etemenanki – 312° – Una stanza tutta per sé

Posted by admin on May 23rd, 2012 filed in stanze

«Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri
se vuole scrivere romanzi.»

Situata al 312° piano, insieme ad altre tre camere di cui due quasi sempre vuote, è la camera della donna conosciuta come Clarissa.

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La camera è un guscio dai colori scuri, in ombra, con poca luce sulla libreria e sullo scrittoio, un grande specchio in stile liberty e il troneggiante disegno di Jan Theodoor Toorop dal titolo O grave where is thy victory?, dono della padrona di casa. Sul pavimento d’ebano intarsiato a losanghe geometriche, due tappeti con i colori del pavone sono stati ottenuti collezionando frammenti di tappeti antichi, cinesi e persiani, in mohair e seta, cuciti tra loro da una mano paziente.

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L’arredo, accanto a qualche pezzo cinese come l’antica madia, mostra una predilezione per una strana miscela di liberty, deco e bauhaus, che lascia alla camera un sapore anni ’20: la sedia di Norman Cherner, lo scrittoio, il letto in ferro scuro di Jacques Adnet, contribuiscono al sapore cupo della stanza.

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