Yiyi tower

Posted by admin on June 3rd, 2011 filed in luoghi

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Con i suoi 101 piani per 487.4 metri di altezza, la torre Yiyi ospita i laboratori shanganesi del Programma Spaziale Cinese: uffici, centri di sviluppo e di test, un museo dello spazioporto, è collegato allo spazioporto stesso da dodici grandi tunnel sotterranei quasi sempre inondati, che servono allo spostamento dei vimana. La torre è nota nello skyline cittadino per la sua conformazione che ricorda una pila instabile di carte da gioco, e per i giardini pensili sul lato sud-ovest della facciata, verso lo spazioporto e lo Huangpu. Il tetto curvo che copre una porzione dell’ultimo piano, distinguibile da lontano, segna la posizione degli appartamenti occupati dal presidente del programma spaziale Sun Shubao e dalla sua consorte Lee Ya-Jeon.

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Il nome della torre deriva dal mito di Chang’e, la dea cinese della luna che ha dato il nome alla prima colonia su Lilith: secondo il mito, Chang’e e suo marito, l’arciere Yiyi appunto, vengono resi mortali dall’imperatore celeste dopo che Yiyi, per salvare la Terra, ha ucciso nove dei suoi dieci figli trasformati in soli ardenti. Infelice per la propria sorte, Chang’e cade in uno stato di incurabile malinconia che spinge il marito alla ricerca di una medicina che possa renderli nuovamente immortali e, dopo molta ricerca, riesce a farsi dare un rimedio in forma di confetto da Xi Wangmu, la regina madre dell’ovest. La regina tuttavia avverte Yiyi che la medicina, in forma di confetto, deve essere spezzata e che ciascuno dovrà consumare solo metà di esso per tornare immortale. Yiyi riporta quindi il confetto a casa in uno scrigno e parte nuovamente, chiedendo alla moglie di non aprire la scatola. Troppo curiosa, tuttavia, Chang’e finisce con l’aprire la scatola proprio mentre il marito sta per tornare e, per non farsi scoprire, ingoia l’intero confetto. Sospinta dall’eccessiva dose, si solleva verso il cielo e Yiyi non riesce ad abbatterla con una freccia come aveva fatto con i figli dell’imperatore: Chang’e ascende fino alla luna, dove consuma il proprio esilio insieme al coniglio di giada e al taglialegna Wu Gang. Yiyi rimane sulla terra e, a seconda delle versioni, ascende al sole o si consuma nella contemplazione della luna.

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