Chang’è

Posted by admin on January 20th, 2011 filed in quartieri

acceleratore di particelle

Fondata in corrispondenza del primo punto di atterraggio sul secondo satellite, Chang’è è la base cinese su Lilith e costituisce l’unico insediamento umano permanente al di fuori del globo terrestre insieme alla base scientifica indiana sulla prima luna. Tra il 2047 e il 2060, la base è costituita semplicemente da un piccolo punto di rifornimento e riparazione delle sonde: la prima squadra di personale – principalmente ingegneri aerospaziali – viene trasferita sul satellite nel 2053 e viene raggiunta dalle famiglie per il capodanno cinese del 2055. Il governo cinese ha allora l’idea di utilizzare l’inconsapevole gruppo per effettuare alcune osservazioni sociologiche sulla vita a gravità zero e sulle dinamiche che vengono a crearsi tra infetti e non infetti costretti a vivere, in perenne assenza di luce, a stretto contatto gli uni con gli altri. Il progetto cresce e, nel 2080, diventa qualcosa di più con il trasferimento della dottoressa Josephine Trelawney sotto il falso nome di Talia Wagner. La base si divide quindi in varie parti e diventa una vera e propria colonia: in superficie si trovano i laboratori scientifici, l’osservatorio astronomico e le officine di riparazione e sviluppo aerospaziale, oltre agli hangar per l’atterraggio e il decollo dei vimana. Nel primo livello sotterraneo, un piccolo gruppo di cavie consapevoli affetta da vari ceppi del virus viene utilizzato per progredire con gli studi su vampirismo e licantropia. Nel 2105, un ulteriore livello sotterraneoviene predisposto per la costruzione del primo collisore di adroni al di fuori della gravità terrestre, previsto per il 2112. Per quella data, il direttore del programma spaziale Sun Subao ha annunciato l’intenzione di attrezzare la colonia lunare per visite guidate e soggiorni di personale civile.
1. Gli hangar e lo spazioporto. I vimana da Shanghai e da Parigi atterrano e ripartono da una pista che termina nelle bolle dei dieci hangar sperimentali, in cui gravità e atmosfera vengono ristabilizzate: in attesa dell’apertura di un terzo spazioporto, la cui ubicazione è ancora in fase di definizione, sono stati avviati i lavori per la costruzione di altri cinque hangar secondari. L’atterraggio avviene “a secco”, al contrario di quanto avviene sulla terra: la minore difficoltà di decollo dall’atmosfera del secondo satellite, consente di effettuare un rifornimento solo parziale attraverso le cisterne sopra gli hangar, e gli shuttle in fase di rientro hanno un’autonomia estremamente limitata. Dato il carattere dell’insediamento, lo spazioporto è classificato internazionalmente come una struttura di tipo militare e anche quello sulla Senna viene considerato territorio cinese né più né meno di un’ambasciata: questo ha dato adito ad alcune voci sull’utilizzo degli shuttle come trasporto per merce poco pulita, specie da parte di alcune personalità di Shanghai. Le voci sono state ufficialmente smentite da un’indagine dell’Interpol nel 2104, ma non hanno cessato di circolare.
2. L’osservatorio astronomico. Istituito nel 2070 principalmente per studiare i cosiddetti pilastri della creazione nella nebulosa Aquila, nei suoi trent’anni di attività si è distinto per le fotografie scattate alla nebulosa durante la grande tempesta del 2079 e per i suoi studi sui pianeti ad alta concentrazione d’acqua nei sistemi stellari simili a quello solare.
3. Il centro di sviluppo aerospaziale. Il laboratorio principale del programma spaziale cinese, in cui vengono implementate le modifiche sulla piccola flotta di shuttle e vengono sperimentate le nuove navicelle.
4. L’osservatorio medico. Inizialmente una semplice infermieria e poi un punto di osservazione per monitorare le reazioni e il comportamento della squadra tecnica distaccata sul satellite, questa porzione della base si è progressivamente andata espandendo, soprattutto sotto la supervisione della nuova direttrice Talia Wagner. Il laboratorio è stato teatro di colture virali in vitro, infezioni controllate, totali e parziali, e relativi monitoraggi, oltre che di sperimentazioni sui ceppi più instabili del virus di Trelawney. Cavie delle osservazioni e delle sperimentazioni non sono solo un gruppo di “ospiti” appositamente trasferiti dal pianeta, ma anche lo stesso personale della base.
5. Gli alloggi. Molto simili alle cabine di un’astronave secondo i più generosi e a futuristiche celle di detenzione secondo i più pessimisti, gli alloggi sono di varie misure a seconda della posizione nell’organizzazione e sono di progettazione evidentemente militare, anche nessuna regola vieta una certa personalizzazione. Il soffitto e in molti casi una parete è generalmente trasparente e non oscurabile, con costante prospettiva sul celo stellato. Le comunicazioni con la terra passano attraverso una torre di controllo e, da qui, alla torre di controllo dello spazioporto di Shanghai: la durata totale del delay tra Lilith e la terra è 1.28 secondi.
6. Il collisore di adroni. Nipote dell’acceleratore di particelle aperto nel 2008 a Givenvra e gemello di quello realizzato nel 2080 sotto Praga, è una collaborazione di diverse istituzioni e la sua inaugurazione è prevista per il 2112.

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