timeline II millennio d.C.

Posted by admin on June 17th, 2010 filed in Astarte

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agosto 2002 (Praga, Repubblica Ceca) – dopo nove anni di ricerche, vengono raccolte le prime prove tangibili sull’esistenza di un marcatore simile sia nel sangue degli affetti dal cosiddetto vampirismo sia in quello dei cosiddetti licantropi: viene dimostrato empiricamente che la trasfigurazione del licantropo durante la luna piena è il frutto di un condizionamento psicologico innescato da una disfunzione alimentare, e che esiste un virus unico all’origine sia di questo che di fenomeni come il vampirismo. La teoria impiegherà altri dieci anni e numerose ricerche incrociate nel campo della medicina e dell’archeologia, prima di raggiungere una forma compiuta.

febbraio 2012 (New York, Stati Uniti) – sulla rivista Scientific American viene pubblicata una dissertazione di dodici pagine a firma della virologa Josephine Trelawney su un particolare virus le cui tracce sarebbero state rinvenute in numerose mummie dell’area mediorientale: a margine, viene implicata la sopravvivenza dello stesso virus anche in tempi odierni, con sintomi straordinariamente simili a quelli che la cultura popolare considera indizi del vampirismo.
marzo 2012 (Chicago, Stati Uniti)
– la rivista Popular Science risponde a SciAm con un aspro dileggio: la teoria di Trelawney, che altrimenti sarebbe probabilmente rimasta poco divulgata, si trova al centro di un acceso dibattito scientifico che abbandona le riviste specializzate in favore di una più larga divulgazione. I complottisti hanno successivamente teorizzato che Karin Roxbourgh, misconosciuta autrice dell’articolo di denuncia su PS, fosse parte del gruppo di ricerca della dottoressa Trelawney e che la pubblicazione sarebbe stata parte di una ben studiata manovra per la divulgazione della teoria.
maggio 2012 (Pechino, Cina) – viene lanciata la sonda CZ-5/E che, atterrando sulla luna, rispedisce alla base di Wenchang dati precisi sull’esistenza della seconda luna in orbita attorno al nostro pianeta: i dati sulla luna nera verranno tenuti segreti fino al 2047.

giugno 2014 (New York, Stati Uniti) – il reporter statunitense Henry Kinsley pubblica How the fourth horseman died, risultato di un’indagine sociologica durata vent’anni nell’ambiente degli infetti. Nonostante i nomi sostituiti da pseudonimi e le date omesse, il libro riceve quindici querele per diffamazione e costringe il suo autore ad abbandonare gli Stati Uniti per la Gran Bretagna, dove nello stesso anno riceve il pultzer price for investigative report e la cattedra di antropologia sociale alla New London University. L’esistenza degli infetti è ormai di dominio pubblico, anche se la teoria del virus rimane aspramente discussa.
febbraio 2016 (Edimburgo, Gran Bretagna)
– dopo quattro anni di feroce dibattito sull’argomento, la rivista Wired propone l’organizzazione di un convegno virtuale sul controverso argomento: il Centre for Infectious Diseases di Edimburgo raccoglie l’invito e rilancia, organizzando una convention di virologia sull’argomento presso il suo dipartimento di virologia. Il convegno, svoltosi dal 20 al 25 giugno 2016, vede la partecipazione di alcuni tra i maggiori virologi statunitensi ed europei, ma vanta anche illustri assenti: durante i cinque giorni di lavori emergono alcuni tra i punti più controversi della teoria, e il direttore del Centre for Electromagnetic Research di Praga dichiara di essere affetto da virus di Trelawney nel suo ceppo mediorientale, dando prova di fotofobia e rigenerazione cellulare durante il question time del suo intervento.
marzo 2017 (Maryland, Stati Uniti) – l’arcidiocesi di Baltimora propone la marchiatura degli affetti da virus di Trelawney con una “V” che sia costantemente in vista, per proteggere potenziali vittime di quelli che la chiesa cattolica ha cominciato a chiamare “figli di Caino”. La teoria secondo la quale il vampirismo e la licantropia sarebbero punizioni divine prende piede non solo negli Stati Uniti ma anche in molte regioni latine della vecchia Europa.

febbraio 2047 (Pechino, Cina) – in una conferenza stampa, il direttore del programma spaziale cinese presenta materiale sulle recenti missioni lunari offrendo numerose allusioni ad un secondo satellite perennemente in ombra: durante il question time, dichiarazioni piuttosto esplicite vengono fatte riguardo alla non fondatezza dei filmati rimandati dallo statunitense Apollo 11 nel 1963: il 2047 viene comunemente considerato l’anno dell’inasprimento di una guerra fredda tra Cina e Stati Uniti iniziata nel XXI secolo e rimasta a lungo sopita.

dicembre 2080 (New York, Stati Uniti) – durante una conferenza al centro di virologia del Rockfeller Centre, la dottoressa Josephine Trelawney rimane vittima di un attacco terroristico successivamente rivendicato da cinque congregazioni di San Giorgio, dall’ETA e dal gruppo eversivo per l’indipendenza del Canton Ticino. Dopo il rifiuto da parte degli Stati Uniti, i funerali di stato vengono offerti dal governo cinese nella “città proibita” di Bejing. Tuttavia incomincia a prendere corpo la leggenda metropolitana che la dottoressa sia in realtà sfuggita all’attentato e abbia colto l’occasione per abbandonare gli Stati Uniti. Il sito internet whereisthedoctor.com si vanta di pubblicare le ipotesi plausibili sugli spostamenti di Josephine Trelawney, indicando la Cina tra i luoghi più probabili: secondo quest’ipotesi, il governo cinese avrebbe favorito la montatura, rendendosene complice per proteggere la virologa da futuri attacchi e assicurarsene la collaborazione esclusiva.
febbraio 2085 (luna nera) – la Cina pone su Lilith la prima base scientifica, presto evolutasi in una colonia completamente autosufficiente: scopo ufficiale dell’insediamento, chiamato Chang’e come la dea cinese della luna, è studiare le condizioni di vita su un satellite perennemente al buio, oltre che rimandare alla base rilevazioni sull’assetto idrogeologico del satellite.

2 febbraio 2106 (Shanghai, Cina) – Viene ufficialmente inaugurato lo spazioporto sullo Huangpu, una pista di atterraggio e decollo per le comunicazioni tra la colonia lunare Chang’e e il pianeta madre.
31 marzo 2106 (Washington, Stati Uniti) – Con la collaborazione della National Security Agency e della DARPA (letteralmente agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa americana), il governo degli Stati Uniti vara un aggiornamento dell’Electronic Surveillance Program: il provvedimento regolamenta l’accesso a numerosi siti internet contenenti materiale informativo sul virus di Trelawney, nel tentativo – per citare il sottosegretario Dawson – «di arginare la crescente popolarità del virus presso i giovani americani, in attesa di più radicali provvedimenti nelle scuole del nostro Paese». Tra le risposte immediate, quella di Amnesty International che annuncia «resistenza di fronte ad un provvedimento incostituzionale» e quella del Rockfeller Centre, la cui home page risulta tra i siti nella blacklist governativa. Il direttore del centro di ricerca di Praga presenta un esposto immediato alla Corte Internazionale di Giustizia di Hague, citando in giudizio il sottosegretario statunitense per violazione agli articoli 18, 19, 20, 26 e 27 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino.
30 marzo 2106 (Copenhagen, Danimarca) – La dottoressa Trelawney, dichiarata morta più di vent’anni prima, è nominata al nobel per la medicina: il fatto che non si sia mai verificato il caso di una premiazione postuma fa riaprire le discussioni sulla presunta morte della virologa, dando nuovo vigore alle teorie complottistiche sulla sua scomparsa. Sia il governo cinese che la commissione danese si rifiutano di rilasciare dichiarazioni in merito.

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