** Off game – la terminologia di Astarte **

Posted by admin on April 28th, 2010 filed in Astarte

Astarte usa una terminologia comune a molti giochi di ruolo, ma può succedere che vengano associati a parole note significati leggermente diversi. Può essere utile quindi un piccolo glossario.

Ambientazione. Il mondo in cui si svolgono le campagne. Per Astarte, l’ambientazione è una realtà alternativa alla nostra in cui, anche se la maggior parte degli eventi storici si sono svolti come li conosciamo, è possibile applicare alla realtà un secondo livello di lettura sapendo che creature considerate un mito, come i vampiri o i fantasmi, sono una realtà scientificamente dimostrabile.
Background.
Il passato di un personaggio registrato nella sua scheda. In Astarte non è necessario descrivere per intero i trascorsi di un personaggio, ma è fondamentale fornire agli altri giocatori gli strumenti per rapportarsi con il personaggio in questione. Le informazioni di background quindi, per quanto poche, devono comunque essere indizio di come il personaggio appare e si comporta. L’inserimento di poche informazioni è di per sé un’informazione: una scheda scarna di background male si addice ad un personaggio molto famoso o particolarmente espansivo.
Campagna. In Astarte la campagna è un ciclo narrativo che coinvolge i personaggi, ruotando attorno ad un argomento o ad una serie di argomenti centrali: è una campagna la ricerca di un oggetto, come lo è l’indagine attorno ad un mistero. Questo campo può contenere un indizio su ciò che accadrà.
Caratteristica
. Comunemente indica le particolarità fisiche o caratteriali attorno a cui ruota il sistema di gioco: in Astarte queste caratteristiche fondamentali sono i vizi capitali, che possono avere un punteggio positivo o negativo. Per una descrizione più approfondita, vedere la guida di creazione del personaggio.
Diceless. Senza dadi. Astarte è un gioco in cui, nella prima fase, il successo o il fallimento di un’azione non è determinata dalla sorte ma, in caso di indecisione, viene deciso dal master o dal giocatore successivo in turno. Facciamo l’esempio di un personaggio che decida di rubare l’orsacchiotto ad un altro personaggio mentre questo è addormentato. Se il personaggio ladro è un esperto in questo genere di attività o se il personaggio bersaglio ha un sonno proverbialmente pesante, è quasi automatico che il furto riuscirà: a meno di validi motivi, master e personaggio bersaglio sono costretti a proseguire la narrazione dichiarando il successo del personaggio ladro. In caso contrario, è a loro discrezione consentire o meno il furto dell’orsacchiotto: la regola che dovrebbe sempre guidare nelle decisioni è di restare focalizzati sulla narrazione. Se ai fini della campagna è più interessante che il furto dell’orsacchiotto riesca, consigliamo naturalmente di consentirlo, anche se si tratta del vostro orsacchiotto.
Giocata. Una singola azione del giocatore, paragonabile ad una frase o ad un paragrafo. L’azione generalmente dovrebbe essere compresa in un lasso di tempo entro il quale sia ragionevole che l’attenzione si rivolga ad un particolare personaggio anziché sugli altri: se un personaggio sta pensando, ad esempio, non è ragionevole che pensi per cinque pagine prima che qualcuno gli domandi se si sente bene. In Astarte le giocate devono essere in terza persona e al presente, come se il giocatore stesse descrivendo da fuori in tempo reale azioni e pensieri del personaggio.
Master. Se la campagna fosse un film, il master ne sarebbe il regista. In Astarte, il master non è una voce narrante esterna, ma parla attraverso la voce di un suo personaggio e/o dei personaggi non giocanti. A differenza degli altri giocatori, il master non ha un turno da rispettare e può decidere di intervenire in qualunque momento del gioco.
Personaggio giocante. Il soggetto delle giocate, uno dei protagonisti della campagna. I personaggi possono essere mossi in modo significativo solo dai rispettivi giocatori, ma non sono escluse piccole interferenze durante le giocate. [...]
Personaggio non giocante. Un personaggio non principale, generalmente mosso dal master. In Astarte, anche i giocatori possono muovere personaggi non giocanti di loro creazione, su autorizzazione del master: i personaggi non giocanti, al contrario di quelli giocanti, sono in condivisione e volendo possono quindi essere mossi da più giocatori oltre che dal master.
Punti esperienza. Astarte non usa il sistema dei punti esperienza come non usa quello dei livelli: per migliorare nell’uso di un talento è necessario… applicarsi in quel talento. Studio e sperimentazione saranno quindi premiati dal master con avanzamenti mirati, ne consegue che l’età e le peculiarità caratteriali (i vizi) giocano un ruolo fondamentale nel miglioramento del personaggio.
Punti ferita. Astarte non usa il sistema dei punti ferita. [...]
Scheda. In Astarte, si definisce scheda ogni articolo descrittivo caricato nella parte descrittiva del sito, riferita ad un personaggio (sia giocante che non giocante), ad un luogo o ad un oggetto: Astarte è un gioco di narrazione pura, per cui le informazioni inserite nelle schede devono seguire le stesse linee guida indicate nella voce background.
Sessione. E’ una singola giocata, con unità di tempo e di azione: se la campagna può essere paragonata a un libro, le sessioni ne sono i capitoli. Il regolamento di gioco prevede che le sessioni si svolgano tutte in un singolo
Talento. Rappresenta la capacità di fare qualcosa, sia essa un potere derivante dal virus o qualcosa di semplice come guidare un’auto.
Turno. Astarte è un gioco on-line per il cui corretto funzionamento è necessario seguire il concetto di turno: se inizia a narrare il personaggio A, seguito poi dai personaggi B e C, dopo C toccherà di nuovo ad A e così via. Il master non rispetta il turno: può narrare prima di A e, se necessario, intervenire dopo B per determinare il successo di un’azione o correggere una giocata.

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