Vento

Posted by admin on January 27th, 2009 filed in V

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Si definisce vento un movimento orizzontale compatto d’aria spesso provvisto di caratteristiche geografiche e stagionali precise. La facoltà degli esper di controllare gli agenti atmosferici attraverso l’applicazione di forze elettromagnetiche coinvolge naturalmente anche il controllo dei venti: l’intensità e la scala del fenomeno suscitato dipendono, secondo la maggior parte degli studiosi, dalla quantità di energie profuse e dal livello di controllo. Secondo alcuni studiosi, la Torre dei Venti di Atene – costruita nell’agorà romana da Andronico di Cirro nel 50 a.C., sarebbe stata una delle prime stazioni di sperimentazione e osservazione dell’influsso esercitabile sugli agenti atmosferici dai poteri della mente: all’influsso di un esper sono attribuiti nell’antichità i venti che distrussero la flotta persiana di Serse alle porte di Atene e la tempesta che impedì all’ateniese Carete di prendere Samo nella battaglia di Embata. In tempi più recenti, viene attribuita all’influenza di un immortale la tempesta che distrusse l’Invencibile Armada di Filippo II, salvando l’Inghilterra di Elisabetta dall’invasione spagnola.
Nell’antichità come nei tempi moderni, ai venti venivano attribuiti nomi e caratterizzazioni, oltre che connotato di messaggeri e di collegamento con le sfere ultraterrene. Lilith era un demone femminile dei venti presso i sumeri, così come Ishtar e Inanna erano dee dei venti, il dio egizio dell’ombra Set era anche dio delle tempeste, così come Iside veniva raffigurata con attributi che la collegavano ai venti. Quest’ultima era tuttavia matrona di una natura addomesticata, soggetta alle regole della civile convivenza impartite dal marito Osiride, e per questo più simile alla greca Demetra cui i misteri l’avrebbero successivamente assimilata: alcuni studiosi sottolineano questa differenza come una chiave dei misteri isiaci, a significare il dominio razionale dei poteri della mente sulla forza della natura.
La mitologia greca collega vento e immortalità in più punti, non ultimo attraverso Eos: dea dell’alba e sorella di Eolo, amava Ganimede che le fu strappato da Zeus quando il re degli dei decise di farne il suo coppiere sull’Olimpo. Come ricompensa per il torto subito, Eos chiese allora l’immortalità per il pescatore Titone che vedeva in mare ogni mattina: la dea dimenticò tuttavia di chiedere anche l’eterna giovinezza, e Titone divenne sempre più vecchio fino ad iniziare una lenta cancrena. Gli dei allora ebbero pietà di lui e lo trasformarono in cicala. Secondo alcuni studiosi, uno dei misteri orfici sarebbe stato legato alla vicissitudine di Titone, di Eos e dei loro figli, alcuni dei quali anch’essi connessi alle tenebre e all’immortalità: Boreas, il violento vento del nord, che aveva i serpenti ai suoi piedi e che rapì e violentò la principessa ateniese Orizia da cui nacque Cleopatra; Eurus, il vento dell’est portatore di sventura; il vento del sud Notus, distruttore dei raccolti; la stella della sera Hesperus, o Vespero; Fetonte, rapito da Venere che ne fece il guardiano notturno dei suoi simulacri; Ersa, dea della brina, associata a Zeus e a Selene; il vento dell’ovest, Zephiro, l’unico benevolo e benvoluto tra tutti i suoi figli, che sposò l’arcobaleno e la primavera ma che per gelosia uccise il principe Giacinto e rapì Psiche per portarla alla reggia di Cupido.

Il Vento è anche uno dei segni dello zodiaco Maya.

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