3 on the Bund – Etemenanki

Posted by admin on November 14th, 2009 filed in luoghi

«L’Etemenanki (in lingua sumera scandito É-temen-an-ki
ovvero “casa delle fondamenta del cielo e della terra”)
era la principale piramide a gradoni di Babilonia
e costituiva il fulcro religioso e culturale
non solo della città ma di tutta l’area circostante.»

Nel 2106, sulle acque del fiume Huangpu di fronte ai palazzi coloniali del Bund, Shanghai inaugura il suo primo spazioporto, da cui decollano e atterrano gli elivelivoli diretti verso la Luna e il satellite notturno Lilith: ad ogni elivelivolo, il governo cinese dovette installare una speciale mappatura dello skyline, perché in decollo ed in atterraggio non si scontrassero contro la grande cattedrale di cristallo sopra il palazzo al numero tre. La cosa sarebbe stata sgradita alla signora del palazzo.

1. I piani visibili (galleria d’arte, casa editrice, circolo di studi: gli spazi pubblici)
2. La cattedrale di specchio
(alloggi, salotti, laboratori, biblioteca: gli ambienti della corte)
3. Il pinnacolo
– gli appartamenti personali di Erodiade

I piani visibili

I primi sette piani del palazzo noto come Etemenanki, la Torre di Babele, sono ospitati da un palazzo in stile post-rinascimentale del primi del XX secolo, il primo palazzo della cina ad appoggarsi su una struttura metallica. Con il suo angolo tagliato verso Guangdong Road e la sua torretta pentagonale, il numero 3 ospita al primo piano la ricercata galleria d’arte, con la splendida sezione sull’Inghilterra cinquecentesca ed i Klimt, i romantici e i preraffaelliti, i capolavori inediti di Tamara de Lempicka. Si dice che le opere, conservate dentro a spesse teche di vetro, si troverebbero ai piani superiori, nel palazzo invisibile, e solo un gioco di specchi li renderebbe visibili al pubblico del palazzo di pietra.

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Gli ultimi piani ospitano gli uffici direzionali della casa editrice e i luoghi di ritrovo dell’annesso circolo di studi. Tra le sue pubblicazioni più celebri, l’edizione critica annotata degli Scritti sull’arte di Virginia Woolf e il trattato inedito sui tarocchi di Thoth a firma di Aleister Crowley, oltre alla riedizione – dopo più di sessant’anni – del Devil’s dictionary. Qui vengono pubblicati i cataloghi delle esposizioni temporanee organizzate al primo piano: la prossima esposizione in programma è quella della Gioconda prevista per il 15 maggio 2106.

La cattedrale di specchio

Con la sua sconfinata biblioteca, i laboratori, i sontuosi salotti e le collezioni d’arte, la corte dela donna conosciuta come Erodiade sovrasta dalla sua altezza il lungofiume e la città. I cittadini di Shanghai non sanno quando venne costruita: quello che è certo è che i suoi primi avvistamenti in controluce avvennero durante l’eclisse di sole del 22 luglio 2009, la più lunga eclisse di sole degli ultimi due secoli. E’ opinione comune, che la donna conosciuta come Erodiade risiedesse in città già da molto, muovendone le sorti.
Se l’ingresso al palazzo di pietra è relativamente semplice, superata la rigida sorveglianza, molti sostengono che non sia possibile entrare nel palazzo di specchio a meno di non conoscere già l’ingresso, e che non sia possibile conoscere l’ingresso senza la grazia di lady Erodiade.

Oltre alle sale comuni, la cattedrale ospita anche gli alloggi dei membri più stretti della corte di Erodiade.

296° – 299° – trentadue camere della corte
300° – 302° – diciassette camere della corte

304° – 303° – camere degli ospiti fissi
- The Quill (camera di Marlowe)

305° – parlour, sala da gioco e sala della colazione (sala Rocelin)

306°drawing room (camera di Elisabetta) e salone piccolo

307° – salone delle feste e terrazza

310° – 311° – sette camere della corte
- stanza indiana (camera di Faith);
- Isba Smerti (camera di Baba);
- 1920 (camera di Jeanne);
- مصباح (camera diurna del Djinn);
- stanza Douai (camera di Simone);
- лань (camera di Andrej).

312° – le camere “alte” della corte
- una stanza tutta per sé (camera di Clarissa)
- camera estiva di Gabriel
- camera di Ross
- stanza diurna di Al

313° – 323° – i saloni privati della corte
- sala dell’arpa (313°)

324° – 326°ala changzhì (appartamenti estivi di lady Erodiade)

326° – serra privata
327° – 332° – biblioteca privata

330° – budoir (camera di Echo)
331° – 332°Preludes & Nocturnes (duplex di George)
333° – la stanza dell’orologio (camera di Gabriel)

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Faith - residente candystripes004
Clarissa - residente al001 ross001

Qualcuno sostiene che il palazzo termini con una torretta pentagonale, una versione di specchio e cristallo della piccola torretta in pietra molti piani sotto, in cui Erodiade avrebbe il suo alloggio privato. Quando la luna piena colpisce di sbieco la cima del palazzo, sembra di indovinarne il profilo, e nelle notti di vento sul lungofiume si può sentire alle volte il suono di un violino lanciarsi in complicate evoluzioni. E’ la toccata e fuga in re minore di Bach. Senza accompagnamento.

334° – Il pentagramma

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