20 on the Bund – Emerald Hotel

Posted by admin on November 3rd, 2009 filed in luoghi

ex Peace Hotel
ex Cathay Hotel
Uno degli alberghi più antichi della città, con un illustre passato di lusso e decadenza


Fondato nel 1930 da un trafficante d’oppio, l’allora Cathay Hotel rappresentava il futuro e il progresso di Shanghai, non meno di quello che negli anni ’90 avrebbe rappresentato l’Oriental Pearl Tower dall’altra parte del fiume o, nel 2027, l’apertura del Lunar Interchage and Communication Centre. Progettato in sontuoso stile decò da un architetto inglese e inaugurato nel 1929, per oltre due decadi fu protagonista di scandalosamente sontuosi ricevimenti: sale da pranzo e da ballo decorate d’oro, velluti, motivi ripresi dal palazzo imperiale di Pechino, erano teatro di feste mascherate non dissimili da quelle descritte in un qualunque Doppio Sogno. Tra i suoi clienti abituali, non era raro incontrare Charlie Chaplin, Noel Coward e Douglas Fairbanks, oltre ad una serie di più longeve personalità che frequentavano le feste notturne.

Riaperto dopo la Seconda Guerra Mondiale come Peace Hotel, l’albergo conobbe un rapido declino fino al grand expo del 2012, quando venne acquistato dagli attuali proprietari e portato a nuovi fasti come Emerald Hotel. Le pareti sono state arricchite da una vasta collezione di opere liberty e decò, non ultime alcune opere originali di Klimt, e le serate sono animate da aste d’arte, balli in maschera e ricevimenti. Nei saloni all’ottavo piano si svolgono banchetti a tema durante le principali feste del calendario cinese, mentre nelle camere e nella suite verde #827, che affaccia sulla terrazza si consumano incontri politici e scambi d’affari. Ai piani inferiori, alcune suite si diceva fossero destinate a rapimenti con omicidio, ma dall’inizio del secolo l’albergo sembra essersi affrancato da queste dicerie.

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Ogni camera superiore dell’albergo, dal quinto piano in su, ha un nome specifico spesso derivato dall’opera che vi era conservata sottovetro. Oggi molte di queste opere sono state vendute o comunque non si trovano più nelle stanze.

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#600 – suite bianca, una delle camere in cui si diceva avvenissero fatti poco chiari, è decorata con uno dei grandi pannelli recuperati dall’Hôpital de la Charité, e più nello specifico dalla salle de garde des internes en médecine: La Contre-visite de l’interne o L’Auscultation, di Henri Bellery-Desfontaines. Gli altri pannelli erano Intérieur de laboratoire, L’Opium detto anche Le Sommeil léthargique e Les Convalescents dans la cour de la Charité, tutti andati distrutti);
# 601 – la suite di Tosca, in rosso, con la chaise-longue e lo scrittoio in stile impero e, ad una parete, uno studio di Adolf Hohenstein per le scene della famosa opera, è una delle camere preferite dalle stelle dell’opera in visita a Shanghai: hanno dormito qui Hariclea Darclée, Hortense Schneider, Anna Judic e, in tempi più recenti, Shizumo Yoko;
# 602 – la Boheme suite, in blu, decorata con un altro studio di Hohenstein e anch’essa piuttosto popolare nel mondo della lirica;
# 603 – la stanza della cicogna, che ha visto nascere, tra gli altri, l’attrice inglese Mary Hayley Bell (1911) e lo scrittore James Graham Ballard (1930);

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# 701 - la stanza del ritiro, una camera blindata virtualmente inaccessibile sia dall’esterno che dall’interno dopo aver attivato il lock-down, è stata la prima camera della città, nel quartiere coloniale, ad essere equipaggiata per mutaforma diurni: ufficialmente il nome deriva dal piccolo dipinto di Paul Emile Berthon;
# 702 – la stanza di Magda, un tempo sempre riservata e oggi semplicemente una camera superiore affacciata sulla città vecchia;
# 703 – la stanza dei fiori, con un piccolo terrazzo sul fiume;
# 704 – la stanza di Salammbô, dedicata al personaggio di un poco noto racconto di Flaubert ambientato a Cartagine, su cui Mussorgskij cominciò a comporre un’operetta mai terminata;
# 705 – la stanza della ballerina, comunicante con la #704;
# 706 – la stanza della pulzella, con una stampa decò di Giovanna d’Arco;
# 707 – la stanza di primavera, una delle quattro grandi suite che compongono il complesso d’appartamenti chiamato delle stagioni;
# 709 – la stanza dell’estate;
# 711 – la stanza dell’autunno, rivolta verso la città vecchia;
# 713 – la stanza dell’inverno, senza finestre;
# 715 – la stanza della frutta, con il grande albero di ciliegio al centro del patio interno;
# 717 – la stanza della monaca, comunicante con la #617 sottostante;

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#801 – la suite del teatro, così chiamata per il dipingo Zuschauerraum im Alten Burgtheater in Wien di Klimt che adornava una parete, è una delle suite superiori affacciate sul fiume, dal lato del Bund;
#805 – la Idyll suite, affacciata sulla città vecchia, è una delle cosiddette honeymoon suite e compete con la Hilton suite della città nuova;
#809 – la Galatea suite, affacciata sulla città vecchia, un tempo adornata da un’allegoria della scultura di Klimt e oggi decorata da un grande specchio;
#813 – la suite del sipario, affacciata sul fiume, così chiamata per il grande tendaggio che copre quasi ermeticamente le vetrate e per il piccolo studio di Klimt (Entwurf zu einem Theatervorhang ovvero studio per un palcoscenico) che si trova sopra al letto;
#817 – la Shakespeare suite, una suite superiore affacciata sulla città vecchia e comunicante con la #821, un tempo decorata dalla grande allegoria del teatro Shakespeariano, un’opera di Klimt gemella di quella che dava il nome alla suite adiacente;
#821 – la Picaresque suite, una suite superiore affacciata sulla città vecchia, e comunicante con la #817, un tempo decorata dal grande Thespiskarren di Klimt.

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#827 – la celebre suite verde, comunicante sia con il salone dell’ottavo piano che con la terrazza e il corridoio delle camere, attigua all’ottagono in cui si svolgono le aste private, è la residenza fissa di madame Wuxia. Ospita un dipinto di modeste dimensioni, la Natura morta con nautilus di Willem Kalf (1661).

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Calendario degli eventi
Primavera
- Compleanno della regina del cielo (fine marzo) – In città il compleanno di Matsu, regina del cielo, viene festeggiato con performance teatrali mentre i mercanti della provincia di Fujian portano in offerta incensi e carta profumata. Si dice che la festa venga celebrata in terrazza all’Emerald con un ballo in maschera, dove il ruolo della regina del cielo viene interpretato a turno dalla moglie di uno dei capi della triade di Shanghai, come rito propiziatorio per l’equilibrio e la prosperità del nuovo anno.
- Festa del Qing Ming o della pulizia delle tombe (inizio aprile) – Una delle festività più antiche della Cina, consiste nell’omaggio dei vivi ai defunti: è considerato un giorno di cattivo auspicio per gli affari, ma un buon momento per aprire comunicazioni con l’aldilà. E’ tradizione che all’ottavo piano dell’Emerald si svolga uno spettacolo di prestigio, con un illusionista o una sensitiva.
Estate
- Festa dello Zhongyuan o della redenzione dei morti (metà di luglio). Festa buddista in cui i fedeli portano doni ai morti nella speranza di alleviarne le sofferenze. E’ al centro di una delle più attese feste private dell’Emerald, in cui ad un cittadino di Shanghai scelto dalla sorte viene preparato uno spettacolo di prestigio e orrore.
- Festa dello Spirito Affamato (metà di agosto). La versione cinese dell’americano Halloween, in cui gli spiriti sono liberi di vagare sulla terra sotto forma di animali e belle donne, a sedurre o far impazzire i mortali. L’albergo organizza una grande festa in maschera, un occasione perché gli invitati, provenienti dai vari ambienti di Shanghai, possano mescolarsi ignorando per una notte la reciproca identità. Molti immortali infettati a Shanghai festeggiano in questa notte il loro anniversario.
Autunno
- Festa della Luna (metà settembre). Festa di metà autunno in cui si organizzano banchetti, si mangiano i dolci della luna e si interpretano le stelle. Si racconta la leggenda della ragazza che vive sulla luna, con il suo coniglio di giada, e delle danze che intesse di fronte al generale che le fa visita in autunno. Dalla colonizzazione del satellite e dalla scoperta del secondo pianeta, la giornata è festa nazionale. Dalla terrazza dell’Emerald vengono sparati fuochi d’artificio e si assiste alle esplosioni spaziali che illuminano la Luna.
Inverno
- Capodanno cinese (fine gennaio, primi di febbraio). La più importante festa nazionale, con ricevimenti mondani, fuochi d’artificio, danze e banchetti. I piatti tradizionali sono i ravioli per la fortuna, frutti di mare rossi per la prosperità e polpette di pesce per l’armonia, mentre i fuochi d’artificio servirebbero per spaventare gli spiriti maligni.

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